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3 novembre 2014

Frittata di spaghetti e Gruyère



Seconda ricetta per il contest #noiCHEESEamo! dedicato ai Formaggi della Svizzera!! 
è la volta del Gruyère un formaggio molto buono....dalla pasta compatta, dolce e un odore particolare che vi ricorda proprio le montagne. 
ed ecco la frittata di spaghetti....chi non la conosce!!! ricordi di tante pasquette in montagna. ci sono varie versioni con salumi, solo formaggi, al sugo e addirittura dolce con una spolverata di zucchero e cannella che amava tanto farla mia nonna. la mia preferita è molto ricca, con tanto formaggio salumi e pepe :) la versione di oggi è per un aperitivo quindi più leggera arricchita con il gruyère

dosi:
  • 300 gr di spaghetti
  • 4/5 uova 
  • 100 gr di grana grattugiato
  • pepe qb 
  • sale qb
  • olio per friggere
  • 200 gr di Gruyère


lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata scolarli e lasciarli raffreddare un po'. in un terrina capiente sbattere le uova con grana pepe e un pizzico di sale. volendo si possono aggiungere pezzetti di gruyère. appena gli spaghetti si sono raffreddati unirli alle uova e mescolare bene. in una padella far scaldare l'olio (la giusta quantità per una frittata non deve galleggiare) versarci il composto coprire con un coperchio e lasciar cuocere fino a doratura. aiutandosi con il coperchio girare la frittatona e lasciar cuocere anche dall'altro lato. affettare il gruyère non troppo sottile. tagliare a cubetti la frittata di spaghetti aggiungere una fetta di gruyère sopra, fermare con uno stuzzicadenti e servire. è buona anche fredda ma calda...è tutta un'altra cosa ;)

Emmentaler in carrozza


ed ecco qui la mia ricetta del cuore....la mozzarella in carrozza rivisitata per il contest  #noiCHEESEamo!  dedicato ai Formaggi della Svizzera!! devo dire che non ha deluso assolutamente!  l'Emmentaler (il famoso formaggio con i buchi grandi quanto una ciliegia!!!) con il suo sapore così particolare, dolce ma deciso, ha migliorato ancor più questa ricetta. 

per 10 tramezzini:

10 fette di pan carré 
150 gr di Emmentaler dop 
2 uova 
farina qb 
olio per friggere.

togliere il bordo al pan carrè e tagliarlo a triangoli. affettare l'Emmentaler. portare a temperatura l'olio in una padella capiente. Disporre le fettine di formaggio sul triangolo di pancarrè chiudere bene con un'altro triangolo passarlo nella farina poi nell'uovo (sbattuto e salato leggermente) da entrambi i lati e friggere subito. servire ben caldi. 

8 marzo 2014

Cestino con robiola noci e salsa ai lamponi per UnLampoNelCuore


Oggi sabato 8 marzo, oltre 300 fooblogger sosterranno con l'iniziativa “unlamponelcuore” il progetto “Lamponi di pace “ della  Cooperativa Agricola Insieme (COOP-INSIEME),nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola "ritorno" nella scelta del "restare".
Attraverso la pubblicazione di una ricetta a base di lamponi, i food blogger aderenti all'iniziativa si propongono di far conoscere la realtà nascosta dietro questi prodotti, il fine per cui la cooperativa è nata e le motivazioni che la sorreggono, in un gesto di solidarietà che dedica l'8 marzo al coraggio e alla forza delle donne di Bratunac.


tutte le informazioni sulla storia della cooperativa, sui criteri che ispirano le loro colture, sull'evoluzione del progetto sono qui COOP-INSIEME varie sezioni in cui è articolato il materiale. 


sono felice di partecipare a questo progetto che mi sta particolarmente a cuore. 
vi propongo una ricetta semplice e nel contempo particolare. un piccolo cestino di pasta brick, una sottile sfoglia molto croccante tipica della cucina araba, farcito con robiola che, con il suo delicato sentore acidulo, si sposa abilmente con il dolce sapore fruttato della salsa ai lamponi. a completare il tutto la croccantezza conferita dalle noci. ideale per un raffinato aperitivo accompagnato da un buon Bardolino.
Un grazie ad Umberto che mi ha suggerito l'abbinamento con la robiola e guidata (con immensa pazienza) :)

ricetta per due cestini:

pasta brick due quadrati o cerchi della dimensione di 10x10 o 10 diam. circa
100 gr di robiola
2  noci
per la salsa
1 vaschetta di lamponi
2/3 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale....molto piccolo

se non avete trovato la pasta brick vi consiglio questa ricetta
sovrapporre i due fogli di pasta brick spennellandoli con del burro fuso o poco olio evo. adagiarli in una teglia per muffin leggermente oliata e dare la forma a cestino. se tende a cadere la pasta verso il centro fate una palletta di carta argentata e infornate a 180° per circa 10 minuti. 
nel frattempo prepariamo la salsa. ho frullato leggermente i lamponi e in un padellino antiaderente li ho fatti cuocere con lo zucchero finché si forma una sorta di sciroppo.  passarli al setaccio per eliminare i semi. 
riempire il sac a poche con la robiola. una volta raffreddati i cestini farciteli con la robiola  e con un cucchiaio versare un po' di salsa di lamponi. guarnire con mezzo gheriglio di noce, servire :)

21 gennaio 2014

Rekakat e pasta Brick


ricetta libanese presa da La Cucina Italiana

questa che vi propongo è una ricetta molto veloce e semplice....se trovate la pasta brick o la phillo...quasi un miraggio dalle mie parti!!! infatti ho dovuto armarmi di pazienza infinita e fare la brick da me...fortunatamente ne è valsa la pena. un antipasto o stuzzichino, magari da accompagnare con una bella birra artigianale, molto fresco e dal sapore pungente grazie alla feta e alla menta. cominciamo dalla pasta brick...non è un'impresa impossibile anzi...preferisco fare questa anziché la pasta phillo, almeno non bisogna stenderla a mano fino a farla diventare trasparente...funziona un po' come per le crepes ma se possibile ancora più semplice. 

Pasta Brick:
  • 120 gr di semola di grano duro
  • 220 gr di acqua 
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 pizzico di sale
miscelare bene la semola con l'acqua aggiungere l'olio e il pizzico di sale e lasciar riposare per 1 ora. Mettere una padella antiaderente su una casseruola dello stesso diametro con acqua bollente. in pratica la pasta brick si cuoce a bagnomaria. con un pennello distribuite la pastella nel padellino e cuocere per 2'. appena comincia a staccarsi togliere il foglio di pasta brick con l'aiuto di uno stecco di legno o una spatola. conservare coperti con pellicola altrimenti si seccano

Rekakart circa 20 pezzi:
  • 250 gr di feta
  • 20 fogli di pasta brick (piccoli, altrimenti 10 e li dividete a metà)
  • 1 uovo
  • un ciuffo di menta fresca 
  • burro 
  • olio di semi di arachidi
lavare e tritare finemente la menta. aggiungerla alla feta sbriciolata ed amalgamateli bene. aggiungere l'uovo e mescolare bene. fondere una noce di burro e spennellare il foglio di pasta brick. a metà foglio stendere una parte di ripieno dandogli la forma di un sigaro...magari potreste usare la sac a poche viene preciso ed è veloce farcirli....ora viene la parte difficilissima da spiegare e facilissima da fare ;) ci provo eh seguitemi bene....avete una striscia lunga di pasta messa in verticale davanti a voi...i lati lunghi vanno ripiegati verso l'interno, coprono anche un po' il ripieno. piegare verso il centro sovrapponendo i lembi di brick ed arrotolare. fatto...rosolarli in una padella antiaderente larga con 2 o 3 cucchiai di olio, rigirandoli per 2 o 3'. servire caldi







21 settembre 2012

Pizza di scarole


tipico piatto della tradizione campana...la pizza di scarole...
le dosi sono indicative...dovreste regolarvi un po' perché non posso sapere con precisione quanta acqua prende la farina oppure quanto grandi sono i cespi di scarola...

dosi per 2 pizze grandi
impasto pizza:
1 cubetto di lievito 
acqua tiepida q.b
circa 30 gr di sale fino

sciogliere il lievito in un bicchiere di acqua tiepida o temperatura ambiente. formare la fontana di farina sulla spianatoia. versare al centro il lievito sciolto e circa 400 gr di acqua. cominciare a raccogliere la farina pian piano in modo da formare un panetto se occorre aggiungere altra acqua. se l'impasto risulta troppo appiccicoso aggiungere farina. deve essere lavorato a lungo cosi la farina assorbe bene l'acqua e diventa un panetto molto elastico e morbido. aggiungere il sale a metà lavorazione. il sale non deve entra
 re in contatto con il lievito, quindi lo aggiungiamo dopo quando il lievito è già stato assorbito. se avete un impastatore è molto più semplice il procedimento....mettete la farina nella ciotola, gancio ad uncino e aggiungete l'acqua. lasciate lavorare a velocità media finché l'impasto non si stacca dalle pareti e si aggroviglia al gancio ;) .
lasciar lievitare almeno 1 ora e 30 minuti in una ciotola coperto con la pellicola o sulla spianatoia coperto sempre da pellicola e uno strofinaccio pulito o..come facevano anticamente...con una coperta di lana...copertina magari :) se lo preparate un po' in anticipo passato quel tempo date un'altra impastata al panetto...poi lasciar lievitare ancora 1 ora e 30 il risultato è migliore. durante la lievitazione preparate il ripieno. 


ripieno:
4 cespi grandi di scarola liscia 
capperi una bella manciata (circa 80 gr)
10 acciughe sott'olio 
200 gr di olive nere di gaeta o le greche
1 spicchio di aglio
1 peperoncino (o quanto preferite)
sale olio

mondare e lavare le scarole, metterle in uno scolapasta a gocciolare un po'. in un tegame abbastanza capiente far imbiondire l'aglio nell'olio (siate generosi). aggiungere il peperoncino e le acciughe in modo che si sciolgono un po'. unire le scarole (anche se non sono asciutte va benissimo). coprire con un coperchio in modo che appassiscono prima. aggiungere le olive denocciolate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e i capperi passati sotto l'acqua corrente per togliere il sale in eccesso. mescolare in modo da amalgamare i sapori, aggiustare di sale se occorre e spegnere i fuochi. 
stendere una parte dell'impasto in una teglia unta con olio. non deve essere troppo sottile altrimenti non regge il ripieno all'interno...diciamo un cm circa giusto per darvi un riferimento :) coprite con le scarole, bisogna fare attenzione a prendere tutto...olive capperi sughetto mi raccomando eh...chiudete con un'altro strato di impasto. pizzicate i bordi per bene e infornate a 200° per 30/40 minuti. deve assumere un bel colore dorato sopra e sotto...alzate la pizza da un lato per controllare il fondo e se non è ancora cotto la spostate al ripiano più basso del forno per gli ultimi minuti di cottura. 


30 agosto 2012

Polpettine di sgombro...finger food


 piccole polpette molto gustose abbinate ad una salsa simile alla maionese ma più fluida...direi leggera almeno per quanto riguarda la consistenza, dona freschezza e soprattutto la consiglio se preferite mangiarle fredde cosi non risultano secche. 

ingredienti per circa 15 polpettine 
far sgocciolare bene i filetti di sgombro. strizzare il pane messo precedentemente in ammollo e unire in una terrina tutti gli ingredienti. impastare bene, il composto non deve risultare asciutto quindi se occorre aggiungere altro albume leggermente. non consiglio l'uso del mixer perchè a me non piace l'impasto molto fine per le polpette. formare le polpette, passarle nel pane grattato e friggerle in olio ben caldo fino a doratura.


salsa di accompagnamento
  • 2 tuorli
  • Il succo di mezzo limone
  • Olio qb per ottenere una maionese non molto soda ma morbida
  • 2 foglioline di menta
  • Sale qb

Unire i tuorli e il succo di limone, aggiungere un pizzico di sale ed emulsionare con il frullatore ad immersione aggiungendo l’olio evo a filo. 



16 aprile 2012

Crispelle cu' angiova e ricotta e...la pittola, l'intrusa

  La ricetta è presa da qui con una piccola modifica.


Ingredienti:
  • 500 gr di farina 00
  • 350 gr di latte
  • 20 gr di lievito di birra
  • 100 gr di acciughe salate o  sott'olio
  • 200 gr di ricotta fresca
  • sale
  • pepe
  • strutto per friggere 500 gr oppure olio di arachidi
  • acqua q.b.
Sciogliere il lievito nel latte tiepido. In un recipiente capiente impastare bene la farina con il latte e lavorarlo bene per non formare grumi. aggiungere un pizzico di sale, circa la punta di un cucchiaino altrimenti diventa salato,  e con l'aiuto dell'acqua lavorare l'impasto a lungo fino al limite dello stato liquido. Ho impiegato circa 30 minuti. L'impasto deve essere molto soffice e appiccicoso, non ricordo purtroppo la quantità esatta di acqua che ho utilizzato ma intorno ai 600 gr, riempite un boccale con più o meno 600 gr di acqua e aggiungetela pian piano non tutta insieme, potrebbe aiutarvi già un po' ma non spaventatevi è molto più semplice quando le fate. Coprire la ciotola con una pellicola e un panno di lana, mettere a riposo in un posto caldo per 2 o 3 ore regolatevi anche con la temperatura, se fa caldo meno con il freddo di più. nel frattempo pulite le acciughe salate oppure fate scolare o assorbite con un foglio l'olio in eccesso delle acciughe sott'olio appunto e metterle da parte. in una ciotolina setacciare la ricotta con un colino a maglia stretta. Insaporirla con pepe e un pizzichino si sale se occorre. Trascorse le 3 ore portare l'olio a temperatura, deve essere bello caldo. Con le mani leggermente bagnate si  prende una piccola parte dell'impasto e si rotola l'acciuga dentro. Per quelle con la ricotta consiglio di darle prima una forma arrotondata e poi passarla nell'impasto. Fare attenzione  che siano ben chiuse altrimenti esce il ripieno. Friggere in due tempi per averle più croccanti. Le crispelle dovrebbero salire a galla appena si tuffano nell'olio caldo ma se vediamo che si colorano troppo e troppo presto è meglio abbassare un po' la fiamma.


Per la pittola:
  • capperi
  • acciughe
  • prezzemolo
  • olive nere
aggiungere all'impasto un trito grossolano degli ingredienti elencati, quantità a piacere senza esagerare, devono solo insaporire leggermente l'impasto. friggere a cucchiai in olio caldo. 

16 luglio 2011

peperoncini ripieni al tonno


sono in periodo di conserve...oggi ho fatto quella di zucchine, squisite!!! la settimana prossima la posto cosi le provate. oggi vi presento i peperoncini ripieni al tonno...molto buoni e molto molto molto piccanti!!! e pensare che me li hanno venduti per peperoncini dolci...la fruttivendola mi sa che mangia quelli calabresi a colazione!!! fortuna che al marito il piccante piace eccome...gli uscivano le lacrime però li ha mangiati :)

per circa 500 gr di peperoncini tondi

500 ml acqua
500 ml aceto
2 scatolette di tonno grandi (120 x 2) sgocciolato
80/100 gr di capperi
6/7 acciughe
olio evo quanto basta a coprirli

svuotare per bene i peperoncini. portare a bollore l'acqua con l'aceto e tuffarci i peperoncini, appena riprende il bollore mescolare per pochi secondi e scolarli. metterli a testa in giù (la parte aperta del peperoncino in basso) su un telo pulito e lasciarli cosi per 4 ore. preparare il ripieno passando al mixer, per pochi secondi, il tonno con i capperi e le acciughe. consiglio di iniziare con pochi capperi (cui avete tolto il sale in eccesso) e magari aggiungerli in seguito frullandoli a parte, così non si rischia di salare troppo il ripieno. riempire con questo composto i peperoncini e riporli nei vasetti con la parte aperta verso l'alto. coprire con olio evo, chiudere bene i barattoli e riporli in luogo fresco e buio. i barattoli si possono anche bollire per creare il sottovuoto. 

14 giugno 2011

mozzarella con sorpresa


non ricordo dove ho visto il procedimento per farcire la mozzarella...l'idea mi è piaciuta tantissimo!! queste sono ripiene di riso bollito colorato condito con parmigiano e burro, ma la scelta è vasta....si possono farcire con pomodorini ciliegia, spinaci, funghi, carne trita fatta tipo hamburger, prosciutto cotto...chi più ne ha più ne metta insomma...

per questa ricetta si usa il microonde. si fanno sciogliere leggermente le mozzarelle...circa 10 secondi al massimo della potenza. si schiacciano leggermente con le mani, al centro si mette il ripieno scelto, si chiudono ridando la forma del bocconcino e si tuffano in acqua molto fredda con qualche cubetto di ghiaccio....

con questa ricetta partecipo al contest Cucina a prova di Bambino preparati per loro

27 aprile 2011

arancini


si dice che vengono chiamati arancini nel catanese e arancine nel palermitano...siccome la ricetta è catanese...mia madre ha imparato a farle quando viveva a Catania...per me resta arancino!!! oggi, come spesso capita in questo blog, ricetta di famiglia!!!

la quantità del riso è per circa 15 arancini medi...o piccoli se siete golosi!!!

per il riso:
2 bicchieri colmi di riso
4 bicchieri di acqua
sale
burro
zafferano

per il ripieno al ragù:
300 gr circa di carne tritata (vitello + maiale è buonissima)
concentrato di pomodoro circa 2 cucchiai
piselli quantità secondo i gusti
cipolla
olio
sale
pepe
provolone o mozzarella o provola...

per il ripieno al pistacchio:
besciamella
crema di pistacchi (o pesto di pistacchi, tritati con olio)
provolone o mozzarella

ripieno prosciutto:
prosciutto cotto a dadini
mozzarella a dadini
un pezzetto di burro

panatura
albume
pan grattato (possibilmente di pane non di fette biscottate)

per microonde funzione vapore
mettere il riso e l'acqua nel contenitore del vapore, salare e cuocere al vapore. la cottura del riso è intorno ai 14 minuti (guardare la scatola), io metto sempre un minuto in meno. una volta cotto aggiungere un pò di burro e lo zafferano.

cottura tradizionale
bollire il riso lasciandolo un pò al dente e proseguire come sopra.

lasciarlo raffreddare disteso su un vassoio o sul marmo.

con il ragù
preparare un ragù molto ristretto con carne tritata e piselli. in sicilia usano il concentrato di pomodoro per cui al posto dei pelati usare il concentrato ed aggiungere un bicchiere di acqua calda per diluirlo. portare a cottura e far raffreddare.
bagnare un pò le mani, prendere una parte di riso e senza schiacciare molto formare una pallina e bucarla al centro. inserire il ragù e qualche cubetto di mozzarella (o quello che avete scelto). coprire con altro pochissimo riso e dare la forma desiderata, a palla o pera. passare nell'albume leggermente sbattuto (giusto per slegarlo) e nel pan grattato. a me piace passato una volta sola ma è possibile farne due, la crosticina viene più spessa. friggere in abbondante olio caldo...devono essere coperti di olio!!!


il procedimento è sempre uguale cambia solo il ripeno. ci sono tanti video con tante ricette diverse e modi diversi per formare l'arancino...vi lascio questo che mi è piaciuto tanto!!!





27 marzo 2011

pizzell e ciurill


...che in italiano suona "frittelle di fiori di zucca". ricetta tipica campana, ci sono diverse versioni e sono tutte super buone. tento di scriverne due con le varianti (quelle che conosco)...in pratica il post sarà un poema...su prendiamo fiato tutte insieme...ok si comincia.
due basi che hanno gli stessi ingredienti ma diversa consistenza.
con la base1 avremo una pastella non molto fluida, in questa vengono mescolati i fiori di zucca poi messa a "crescere" lievitare circa un ora o quando vedete tutte bollicine sopra. si friggono in abbondante olio e si mangiano...e siccome io le faccio ad occhio manco sempre di sale e lo metto sopra ma non vi preoccupate stavolta il sale è nella quantità giusta!!! poi basta assagiare l'impasto crudo...se vi ricordate...io mai!!!

per circa 15 pezzi
fiori di zucca 8 grandi puliti, asciutti e senza pistillo
farina 00 130/150 gr
lievito di birra 2 gr
acqua circa 80 gr
sale 2/3 gr
pepe (se piace)
1 cucchiaio di grana e di pecorino grattugiato (anche solo uno dei due)

ci sono anche ricette con le uova ma ho notato che senza sono più buone leggere ed assorbono meno olio.

sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, unire tutti gli ingredienti per ultimo il sale, mescolare bene ed amalgamare i fiori di zucca, se l'impasto è troppo molle aggiungere un'altro cucchiaio di farina. lasciar lievitare per un ora.stessa cosa di prima se l'impasto è troppo liquidi mettere altra farina e lasciar lievitare ancora (circa 30 minuti).friggere in abbondante olio caldo. per farvi capire la consistenza...non si riesce a dare la forma ma l'impasto si prende con il cucchiaio e lo buttate nell'olio usando le dita per staccarlo o battendo il cucchiaio sul bordo della pentola. se siete bravi non vi vengono tonde tonde e riuscite anche a fare i "pizzulill" croccanti :) queste si possono congelare...bisogna tirarle su appena cominciano a dorarsi (friggerle a fuoco leggermente più lento) si lasciano raffreddare e si congelano...poi senza nemmeno decongelarle metterle in una teglia in forno finchè non sono belle dorate. possono risultare utili!!



base 2 come la base 1 solo che bisogna aumentare un po' l'acqua. i fiori di zucca si puliscono al solito facendo attenzione a non rompere il fiore perchè va imbottito. per il ripieno si può usare solo formaggio (asiago emmenthal provolone scamorza anche la mozzarella ma se esce latte è meglio evitarla) oppure formaggio e acciughe (un classico) o ricotta e prosciutto...oppure andate di fantasia e di sicuro non sbaglierete!!!
riprendiamo...una volta farciti passarli nella pastella e friggerli sempre in olio abbondante e caldo. per questo tipo di frittelle si può usare anche la pastella fatta con farina 00 e birra o acqua frizzante molto fredda.

15 febbraio 2011

quiche


la quiche mi porta indietro nel tempo, a Napoli...ad una vicina leggermente insopportabile!!! però devo dire spassosissima...parlava un'ora intera senza prendere fiato e quello che diceva...imbarazzante!! io e la mia amica (con cui dividevo casa) l'avevamo ribattezzata "a borza" ...non ricordo nemmeno il perchè ma ci fa ridere ancora...tutto ciò per dire che...aveva origini francesi e mi ha insegnato la quiche...
per capirci le dosi sono per una base di pasta sfoglia pronta quella del super oppure per una teglia rettangolare di circa 24x28 cm.

pasta sfoglia
4 uova
200 ml di panna
100 gr di speck in una sola fetta fatta a dadini
3 cucchiai di piselli surgelati (se piacciono)
100 gr di parmigiano grattugiato
sale pepe qb

in un piatto sbattere le uova aggiungere la panna e il parmigiano. mettere giusto un pizzico di sale...una spolverata di pepe se piace. io uso un misto composto da pepe nero rosa bianco, è molto profumato. cuocere i piselli con un pò di cipolla e olio evo. stendere la sfoglia lasciando circa 1 cm per i bordi. versare il composto di uova e panna, aggiungere i piselli distribuendoli su tutta la superfice e allo stesso modo lo speck tagliato a dadini. cuocere in forno a 180/200° fino a cottura...io guardo sotto se la sfoglia è dorata. si gonfierà tantissimo ma appena fuori...pouff si sgonfia. se l'uovo colora troppo e la sfoglia non è cotta abbassare di ripiano la teglia e coprire con carta argentata ma non ermeticamente!!! la uso spesso per le feste...devo dire che ha ottenuto molti successi. ovviamente la base è costituita da uova panna e parmigiano poi si può andare di fantasia. ci sono delle versioni con le verdure e gli ortaggi davvero appetitose!!!

6 maggio 2010

involtini di melanzane e gamberi








Consiglio a tutti di provarli!!! sono davvero buoni ed accontentano ogni tipo di palato...la melanzana...lo considero l'ortaggio più buono più versatile più...non so cosa ma l'adoro!!! con un'ortaggio puoi fare un intero menu dall'antipasto al dolce...incredibile!!! mi sa che organizzerò la festa della melanzana...solo un difetto...mio marito non le apprezza quanto me!!! passiamo alla ricetta

ingredienti per 12 involtini


  • 2 melanzane lunghe
  • 12 gamberetti ( se sono piccoli il doppio)
  • farina bianca
  • farina per polenta
  • sale pepe olio per friggere
sgusciare i gamberetti, affettare le melanzane non troppo sottili... arrotolare la fetta di melanzana intorno al gamberetto e fissarlo con uno stuzzicadenti mettere gli involtini preparati in una ciotola con del latte così non annerisce la melanzana. in una pentola dai bordi alti scaldare abbondante olio...mentre l'olio si fa caldo bisogna infarinarli....con la farina per polenta mischiata con un pò di farina bianca (le proporzioni sarebbero 1:1 ma io metto 1 parte di farina per polenta e metà di farina bianca) friggerli in olio bollente...eliminare l'olio in eccesso salare pepare e servire caldi... si possono preparare in anticipo lasciandoli nel latte, l'importante è friggerli poco prima di servire...:)

24 aprile 2010

taralli al finocchio

post veloce veloce per una ricetta non veloce veloce...i taralli al finocchio. si usano in basilicata...buoni!!!! 
passo subito alla ricetta...


500 gr di farina 00
100 gr di olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco
2 cucchiaini di sale fino
1 cucchiaio di semi di finocchio
acqua se serve


impastare tutto insieme. se occorre aggiungere un po' d'acqua...io l'aggiungo a cucchiai cosi non eccedo. l'impasto risulterà abbastanza sodo. fare i cordoncini, senza aggiungere farina, la pasta non dovrebbe attaccare al tavolo perché molto soda...ed ora le forme tipo zeppole oppure intrecciati...un po' di fantasia (io ne ho avuta molta eh!!!!!) a questo punto bisogna cuocerli in un tegame ampio portare ad ebollizione acqua salata...tuffarci i taralli, quando vengono a galla scolarli stenderli su un telo e far raffreddare. una volta raffreddati passarli in forno caldo per 30 minuti circa (ripiano centrale 200°). aspettare che si freddino. sono croccanti e molto gustosi :)) bacii

2 aprile 2010

Alici marinate


stasera ho fatto per la prima volta le alici marinate...è un piatto forte di mia madre...a me sinceramente non piacciono, non mi piace neanche pulire e diliscare le alici...però...a mio marito fanno impazzire ed ho trovato le alici fresche sode e già diliscate!! non le ho assaggiate ma son piaciute...ho retto il confronto!!...menomale!!!


ma passiamo alla ricetta:
non ci sono le quantità perché alcune non servono (sale aceto alici olio) le altre dipendono molto dal gusto personale...io metto tanto peperoncino e poco aglio e prezzemolo che non sono molto graditi
  • alici abbastanza grandi fresche e sode
  • aceto
  • aglio
  • peperoncino
  • prezzemolo
  • sale fino
pulire bene e togliere la lisca alle alici
in una pirofila larga (a seconda della quantità di alici, fare al massimo due strati) fare il primo strato di alici e salare. il sale serve a non farle diventare molli.
fare il secondo strato di alici di nuovo sale e coprire il tutto con aceto di vino bianco.
lasciarle marinare per 12 ore...sono pronte quando diventano bianche...a seconda della grandezza delle alici cambia anche il tempo di marinatura...quindi se dopo 12 ore ancora non sono bianche lasciate ancora un po'.
a questo punto scolare le alici lasciandole gocciolare un po'...se dopo la marinatura l'aceto è molto sporco vi consiglio di passare le alici velocemente in acqua ed asciugarle...
metterle a strati in una pirofila e condire ogni strato con aglio peperoncino e prezzemolo sminuzzato.
fare al massimo 3 strati (in questo caso mettete un po' di olio al primo strato)
coprire con olio evo. servire dopo almeno due ore....

La foto è orrenda, non ho potuto far di meglio tra alici fritte, marinate, a beccafico, una colomba da impastare e cioccolato ancora da sciogliere per le uova!!! mi sono incasinata ed ho tralasciato le foto...sarà per la prossima volta....



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